
«Le rivoluzioni borghesi difendono la libertà dell’uomo e del cittadino, ma l’ideologia che le ispira (il liberalismo, ndr) considera l’uomo astratto e il cittadino teorico, rifiutandosi di considerare l’uomo e il cittadino nella loro funzione di produttori. Teoricamente tutti gli uomini sono proclamati uguali, ma in effetti l’enorme diseguaglianza delle condizioni di partenza e delle possibilità previene l’esercizio della libertà nel suo significato integrale, e così il cittadino-lavoratore diviene il proletario.» [Angelo Olivetti]